Wanted [aka airdressers want my blood]

Delft nel fine settimana spacca il culo.
E' sempre bello girar per le vie del centro piene di genti intente ad acquistare approfittando dei saldi in questo strano scenario.
Andiamo con ordine, sono uscito di casa intorno alle 13:00, direzione Coffe Company per il mio lunch.



Le paperelle furbescamente hanno sfruttato un anfratto non ghiacciato del canale per sguazzarci, che animali temerari.
Sono arrivato in cenro e scopro che qualcuno stanotte s'è divertito alla grande

Come si nota dall'immagine c'era un bidone dell'immondizia, mezzo pieno (da quì non si nota) incastrato nella lastra. La proverbiale correttezza e pulizia nordica se n'è andata a farsi fottere.

Ciò che gli invasati italiani fanno sulla sabbia quì la fanno sul lastrone ghiacciato, evidentemente le due invasate di ieri sera non erano le uniche ad avventurarsi sui canali.
Dopo aver preso cappuccino e torta al cioccolato mi sono preparato per la missione taglio capelli!
Sono entrato in un salone molto trendy, ho chiesto se c'era posto per oggi e la tipa mi dice che posso tornare alle 4:15, le lascio il nome e il numero di telefono, le chiedo quanto costa il taglio, risponde 37 fleuri, esco e spengo il telefono.
Bene, ne cerco un altro, trovo una via piena di Kapsalon ed entro in un altro, ancor più sontuoso dell'altro e con delle parrucchiere incredibilmente belle, anzitutto chiedo quanto costa un taglio e la tipa mi dice 39 euri e 25 centesimi; pure i 25 centesimi... alla faccia del cazzo. Proseguo, entro in una roba che sembra il tipico locale da parrucchiera dove andrebbe una qualsiasi mamma. entro lì, chiedo la solita cosa e mi risponde 23 fleurs, in confronto agli altri si può fare, le lascio il nome e mi dice di tornare alle 14:30. Accordato.

Per strada c'era questo tipico carosello con un vecchio dietro che girava la manovella per far andare avanti la baracca musicante e con un espressione di dolore atroce, peccato che non l'abbia fotografato. Altri due vecchi chiedevano soldi facendo tintinnare i bicchieri di metallo a ritmo della musica del carosello.

I giovini Dutch sono dei gran technofili ed organizzano tali eventi, potete osservare il festival CICCIONINA pubblicizzato nel cartello.

Continuando a vagare sono capitato in questo grazioso vicoletto molto London style, tac, foto.
Ho poi scoperto che sui canali del centro, dove il ghiaccio è molto spesso, i bimbi Delftensi si divertono come possono

In fondo 2 fanciulli giuocano ad un improvvisato hockey con tanto di mazze e pattini.
Mentre continuo a vagare mi imbatto in un altro Kapsalon, prezzi esposti onestissimi, entro, chiedo se c'è posto e quanto costa: 17 euro (sconto studenti) e taglio subito. Men che a Bologna, accordato.

Capelli nuovi! (i pochi che stanno rimanendo...)
Esco tutto soddisfatto e scorgo il secondo CoffeeShop Delftense

La grafica è la stessa di quello di cui ho postato la foto la volta scorsa, sarà un franchising, boh.

Dopo ciò sono tornato a casa e sono andato a fare spese; nel supermercato, mentre facevo la fila per pagare col mio fardello di Heineken in mano un umarell che stava davanti a me indica il fardello e dice delle frasi in olandese, io non capisco un cazzo e gli dico: What? e lui ripete con ancora più veemenza le stesse frasi. Al che io gli dico che non capisco e lui sorridendo mi manda a cagare. Chissà che diceva :/
Anche per oggi è tutto

Vi saluto chiedendovi di prostrarvi dinnanzi al Temple Of Food.