Premessa doverosa: in molti mi avete chiesto di iscrivermi a facebook, è una questione di principio, tuto ma facebook no, mai. Avete il mio contatto msn, scrivo tutto sul blog e gli eletti hanno anche il mio contatto skype di più non si può.Bene, sveglia (anche se ho dormito ben poco) alle 7:30, mi reco alla sala breakfast dell'ostello, nulla da dire molto bella e buffet ben fornito, ne ho approfittato un bel po' visto che il cibo per l'avvenire era incerto. La sala aveva ampie vetrate che davano sulla strada e sull erasmus MC di Rotterdam, il quale non ho idea di cosa sia ma era un gigantesco complesso con giganteschi palazzi. Fatto sta che alle 7:30 era ancora buio pesto ma ho gustato la mia colazione continentale con una strana musica che non so perchè (operazioni di marketing ben riuscite) ben si sposava con tutto il resto.

Ormai ben scafato ho preso la metro e sono andato diretto in stazione, biglietto e via! E' vero che costano un'enormità (per 13 km ho pagato 3.50 fleuri) ma i treni olandesi più vecchi sono come i nostri più nuovi regionali a 2 piani, forse anche un pochino meglio e giuro che spaccano il secondo, e poi anche se c'è tanta gente attendono tutti che siano scesi quelli che dovevano scendere e poi salgono (niente risse italian style).

Eccomi giunto, mappetta di google maps alla mano e mi dirigo verso l'ufficio della Duwo che è la roba che ha il monopolio sulle case per gli studenti. Stavolta appena uscito dalla stazione ho chiesto ad un tizio se dovevo andare da un lato o dall'altro della città vista la brutta esperienza del giorno precedente così almeno eliminavo un 50% della città. Sarò anche impedito ma non è semplice neanche seguire una mappa quì perchè le strade hanno veramente dei nomi assurdi, roba che leggi il nome dal cartello (sempre che si riesca a trovarlo) ed il tempo di mettere gli occhi sulla mappa e te lo sei già dimenticato. Fatto sta che il signore gentilissimo dando uno sguardo alla mappa (stavolta nessuno ha riso della mia mappetta) mi ha indicato per filo e per segno tutta la strada.

Ho seguito tutto il canale di cui riporto una diapositiva. I canali sono molto carini pieni di barche barchette e grandissime chiatte che trasporta ogni genere di roba e stracolmi di paperelle starnazzanti. Poi ci sono un gran numero di ponti levatoi o giratoi, un ponte giratoio è proprio sul tragitto che porta dal mio appartamento alla facoltà. Il ponte giratoio è strano ed ingegnoso, questo invece di alzarsi è imperniato con un enorme perno al centro e quando passano le navi esso viene fatto ruotare e si dispone al centro del fluvio parallelamente alle sponde, la nave passa, e poi torna a posto e tutti vi passano sopra contenti.
Vabè, arrivo alla duwo e arrivato il mio turno la tipa mi spiega tutte le robe dell'appartamento e mi da le chiavi, poi mi chiede se mi chiama un taxi o vado a piedi, col cazzo che mi chiami il taxi, già m'hanno fottuto 16 fleuri ieri sera per mangiare erba mista a merda, e quindi vado a piedi. Percorro la strada, alla fine non era tantissima però ero stanchino a portar quella cazzo di valigia appresso. Comunque arrivo in Poptahof Noord, che sarebbe un grande centro residenziale con numerose palazzine dove alloggiano tanti studenti stranieri ed alcune famiglie olandesi. Ora ste palazzine sono strane, entri in un portone, ci sono delle scale, puzzolentissime di piscio (sembra ci sia passata una cascata di piscio per tutta la lunghezza), poi ogni due rampe di scale c'è una porta che da su una lunga balconata, lungo questa balconata ci sono le porte degli appartamenti. Apro la porta chiusa a chiave e ci trovo un tipo asiatico in accappatoio con una tazza in mano nella mini cucina. Ci presentiamo, lui dice che si chiama feaanienakjneabkjan, ma per abbreviare lo devo chiamare Fan o Fen, mica l'avevo capito, infatti dopo un minuto glie l'ho richiesto e non ho capito lo stesso, quindi ho passato tutto il giorno a chiamarlo Fean così non mi sbagliavo. Comunque il tipo in accappatoio, dice di essere cinese e di studiare design industriale, infatti in camera sua ha un sacco di disegni fatti da lui di roba aeronautica e macchine tutti fighissimi, la cosa stranissima è stato vedere windows e gli altri programmi con i caratteri cinesi. Tale Fean dopo innumerevoli convenevoli mi dice di lockare sempre la porta di ingresso 2 volte quando entro e quando esco perchè 2 settimane fa sono entrati ed hanno fregato ogni sorta di roba di valore nel nostro appartamento. Olè. Lo saluto e mi avvio verso la facoltà. La facoltà è un insieme di facoltà, tipo BolognaFiere, tanti buildings dove in ognuno c'è una facoltà tecnica diversa, tutte modernissime e piene di belle cose; è un campus universitario in parole povere. Vado nella mia facoltà (3me) ovvero Mechanical, Maritime and Materials Engineering e trovo l'ufficio scambi internazionali. Cerco la signora Fatma Cinar ma nel suo ufficio c'è solo una certa Mona, mannaggia una ragazza molto molto bella, ma proprio un bel po, fin quando non parla e si vede che ha una dentatura bizarra. Fatto sta che mi spiega un po di cose preliminari, tra le quali che ogni Wednesday ad un luogo in centro alle 22 ci sta il social cafè degli studenti internazionali, io spero che sia un modo elegante per chiamare una 'mbriacatura generale, vedrò di andarci e vi farò sapere. Mi dice di tornare nel pomeriggio che Fatma dovrebbe esserci. Torno a casa dal mio amico chino che è ancora in accappatoio e gli chiedo dov'è uno shopping center lui me lo spiega ed addirittura esce fuori con un freddo cane in accappatoio per indicarmi meglio la via (so is more clear, diceva lui). Poi rientriamo dentro e mi racconta un sacco di cose e io mi limito ad annuire nascondendo che capivo solo circa il 5% di ciò che diceva, spero non mi abbia detto nulla di importante, fatto sta che sto Faen mi ha detto circa 10 volte che se avessi bisogno di qualsiasi cosa posso chiedergli aiuto, bravo ragazzo. Esco e vado a sto shopping center DE VAN, acquisto tutto ciò di cui ho bisogno e visto che era ora di pranzo prendo anche un panino con uno strano salsicciotto speziato locale, molto buono. Ci tengo a far sapere che il pane quì è solo nero, ottimo esempio di integrazione razziale. Un altra cosa che mi ha colpito è che tutti, dal bambino più piccolo al più vecchio rincoglionito al tossico che ti chiede la sigaretta sanno perfettamente l'inglese, sarà forse eprchè la lingua autoctona non la capiscono nemmeno loro. Comunque poggio gli acquisti a casa, (qualcuno sa come si dice accappatoio in inglese?) e ritorno in facoltà.

Questa in particolare è una parte dello stabile della mia facoltà che in onore del marittime è circondato dall'acqua ed ha davanti a se una barchetta, vi chiederete, ma come si fa ad entrare se c'è l'acqua intorno??? C'è un segreto, che vi svelo, si entra 200 metri a sinistra dove il laghetto finisce.
C'era ancora l'avvenente Mona che mi consiglia di takarmi un coffee e aspettare un altro po. Arriva la Cinar (a base di carciofo) e mi da il benvenuto anche lei. E una tipa cicciotta e molto simpatica anche se mi ha detto che non potevo decidere data più stronza per arrivare e mi prendeva per il culo per il mio stato indecoroso di stanchezza. Anche la Cinar mi ha dato una dritta, e cioè che ogni mese organizzano un social lunch con tutti gli studenti stranieri così ci conosciamo meglio e il pasto è gratis, penso che sarò sociale anche io. Torno verso casa e mi fermo in un negozio, lì ho scperto che l'accappatoio di Faen è una vestaglia, ecco perchè ce l'ha avuto per tutto il giorno. Comunque, sono tornato a casa desideroso di farmi una doccia e mettermi a letto e ho tragicamente scoperto che le prese della corrente Dutch non vanno daccordo con le prese Italian. Vado dal mio amico Faen e lui si prodiga per spiegarmi dov'è l'ikea. Addirittura m'ha prestato la bici (senza freni e con il cerchione anteriore piegatissimo) e m'ha dato delle lucette da posizionare avanti e dietro perhcè ha detto che quì senza lucette ti fanno 20 fleuri di multa. Quì la popolazione va tutta in bici, difatti sono quasi migliori e più organizzate le piste ciclabili (onnipresenti) che le strade per le macchine. Mi avvio verso l'ikea, la raggiungo, stranamente senza problemi, ma ovviamente gli adattatori non ce l'hanno. Torno indietro. Mi sono fermato ad un negozio di materiale elettrico vicino casa ed il tizio che ha riconosciuto subito lo spinotto italiano mi ha detto che non c'era verso di trovare un adattatore e come ultima spiaggia mi ha proposto di tranciare il cavo e metterci una spina Dutch, detto fatto, 2 fleuri e il cavo custom è pronto. Quando sono rincasato, per le 18:00, ovviamente stavano cucinando e c'era l'altro coinquilino, si è presentato e si chiama mskcekjek, perlomeno quello che avevo capito. E' un rumeno che studia ingegneria civile, molto simpatico, difatti la prima cosa che gli ho chiesto è stata se ci fossero sovente delle feste in giro e mi ha rassicurato, ha detto che spesso negli studentati danni feste su più piani con ogni tipo di musica diversa su ogni piano più o meno ogni settimana ed alla prossima mi porta con se. Anche lui una buona decina di volte m'ha detto che qualsiasi cosa mi servisse mi posso rivolgere a lui, bravo ragazzo anche questo.
Ora vi parlo del mio appartamento, per iniziare, la mia stanza

lato notte con annessa poltrona da pappone

altro lato con ampia scrivania. Le foto come al solito non rendono ma vi assicuro che la stanza è grandissima, difatti ha detto il chino che è la più grande dell'appartamento ed è molto accogliente.
Inoltre la Duwo ti fa trovare in camera uno scatolono con delle robe personali

sono tutte nuove e c'e anche un cavatappi di quelli che devi tirare a mano senza leva (quelli inutili se non hai la forza del De Cristofaro) ed una simpatica tazza con su scritto cappuccino.
Non è tutto oro ciò che riluce, difatti il resto della casa fa di uno schifo assoluto

Non sembra ma è piccolissima e c'è lo stretto necessario, quello sotto il fornello non è il forno, ma il frigorifero, o meglio, il mini-frigorifero. Per scaldare l'acqua del lavello c'è una strana caldaietta proprio sopra lo stesso, questa la si può notare dalla foto.

Questa è una stanzetta senza senso, è piccola e semivuota se non fosse per il bollitore del riso che utilizza il chino da buon asiatico.
Facciamo un intermezzo prima del pezzo forte così vi mostro la mia cena Dutch

2 strani salsicciotti, del formaggio che perlomeno sapeva di formaggio ed una strana birra locale che ho ben gradito.
La doccia + lavandino, stipate anche loro in una stanzette sono separate dalla tazza del cesso

ecco l'ambiente cesso, uno sgabuzzino di 1 x 0,5 metri senza finestre e come "svaporatoio" una piccola feritoia in alto (non visibile in foto) che va a finire non si sa dove.
C'è da fare un appunto sulle tazze del cesso olandesi, queste non hanno il buco dove c'è l'acqua in direzione buco di culo

ma come potete osservare è spostato in avanti lasciando sotto lo sfintere uno strano altopiano in porcellana. Ora io mi chiedo, ma non hanno capito che l'acqua serve proprio a far sì che la merda vi cada dentro cosìcchè non possa sprigionare l'olezzo all'istante? Mentre a spettavo che il ponte giratoio girasse verso di me mi sono provato a rispondere alla domanda, penso che reputino più schifoso il fatto che gli schizzi d'acqua possano raggiungere le chiappe durante l'evacuazione. Boh, per ora vi lascio con questo dubbio, mi leggo un paio di brochure che mi hanno consegnato oggi e me ne vado a nanna sempre più stanco baci e saluti a tutti tutti